Festarch 2011 – “Santiago De Compostela e la nuova architettura” Lectio Magistralis di Peter Eisenman

Perugia, Domenica 5 giugno – ore 12,00
Palazzo Morlacchi
 
Biografia

Peter Eisenman è architetto e teorico di fama internazionale. Nato nel 1932 a Newark, New Jersey, Usa, ha disegnato una vasta gamma di progetti fra cui piani residenziali e di urbanistica, soluzioni originali per istituzioni educative e una serie di innovative abitazioni private, conducendo, probabilmente più di qualsiasi altro architetto operante oggi, una carriera fuori dall’ordinario nella ricerca di una dialettica fra opposti architettonici. Con riferimenti alle strategie retoriche, alle alienazioni sociali e alle forme architettoniche esistenti, il lavoro teorico di Eisenman trova fondamenta in Friedrich Nietzche, Noam Chomsky e Jacques Derrida.

Peter Eisenman è stato il leader del gruppo “The New York Five”, cinque architetti di New York (con John Hejduk, Michael Graves, Charles Gwathmey e Richard Meier) e che ha fatto notevoli sforzi per introdurre la teoria di un’artisticità dell’architettura tanto rigorosa quanto lo era nell’avanguardia europea. Il Wexner Center per le Arti Visive e la Libreria delle Arti Applicate all’università dello Stato dell’Ohio in Columbus e la sede centrale del Loizumi Sangyo Corporation a Tokyo hanno ricevuto il National Honor Awards dall’Istituto Americano degli Architetti. Le residenze a carattere sociale di “Eisenman Architects” al Ceckpoint Charlie, lungo il muro di Berlino, hanno inoltre ricevuto un National Honor Award e sono state riprodotte su un francobollo commemorativo della Germania Ovest.Fra gli attuali progetti di “Eisenman Architects” ricordiamo lo stadio multi-disciplinare da 68.000 posti per il National Football League’s Arizona Cardinals a Phoenix, un complesso culturale di 750.000 piedi quadrati, la città della Cultura di Galizia a Santiago de Compostela in Spagna e il museo dell’olocausto a Berlino. Nell’autunno del 2002, “Eisenman Architects” partecipano insieme ad altri studi selezionati, alla proposta di idee per il World Trade Center di New York. Nella primavera del 2002 la Germania seleziona Leipzig come propria candidata per i giochi olimpici dell’estate 2012 ed incarica “Eisenman Architects” di progettare un master plan ed un innovativo stadio olimpico.

Prima di iniziare la propria attività nel 1980, Eisenman è però in prima istanza un teorico, nonostante abbia già progettato e costruito una serie di abitazioni vincitrici di riconoscimenti.Nel 1967 fonda l’Istituto per l’Architettura e gli Studi Urbanistici (IAUS), una sorta di raccoglitore internazionale di idee per l’architettura, dove rimane come direttore fino al 1982. Riceve numerosi premi tra i quali ricordiamo: il Roman Prize Fellowship in architettura dall’Accademia Americana di Roma (1976), il Leone di Pietra per il suo progetto di Romeo e Giulietta alla Terza Biennale d’Architettura di Venezia nel 1985, è stato uno di due soli architetti selezionati per rappresentare gli Stati Uniti alla Quinta Mostra Internazionale di Venezia nel 1991, è membro sia dell’Accademia Americana delle Arti e delle Scienze (dal 2000) che dell’Accademia Americana delle Arti e delle Lettere (dal 2001).La carriera accademica di Eisenman comprende l’insegnamento alle università di Cambridge, Princeton, Yale e l’Ohio State. Ad Harvard è stato l’Arthur Rotch Professor of Architecture dal 1982 al 1985 e l’Eliot Noyes Visiting Design Critic nel 1993. Ha inoltre insegnato all’ETH di Zurigo e allo IUAV di Venezia.È il primo irwing S. Chanin Distinguished Professor in architettura al The Cooper Union a New York City ed è tutt’oggi il Louis Kahn Professor di architettura a Yale e visiting professor a Princeton.Molte sono le opere da lui pubblicate o nelle quali vengono analizzate le sue opere; tra gli ultimi: “Eleven architects in search of a Building (Monacelli Press 1997), le monografie Eisenman Architects (Images Press, 1995) e Peter

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Eisenman (Electra 1993).Peter Eisenman è stato, inoltre, editore del giornale Opposition (IAUS, 1973-1984) e Opposition Books e i suoi numerosi saggi sull’architettura sono apparsi in giornali e riviste di tutto il mondo. Monacelli Press ha pubblicato il suo “Blurred Zones: investigations of the Interstitial” e “Giuseppe Terragni: Transformations, Decompositions, Critiques” nel 2003.Gli sono state riconosciute numerose lauree honoris causa; l’ultima dall’Università La Sapienza di Roma.Peter Eisenman è uno dei più importanti architetti del panorama mondiale. La sua figura è emblematica del trapasso del moderno e della sua crisi.

Ha visitato l’Italia per la prima volta nell’estate del 1961, periodo in cui insegnava architettura all’Università di Cambridge. Durante quel viaggio, è venuto in contatto con l’opera di Palladio, Scamozzi, Vignola, Giulio Romano, e Terragni, architetti che lo avrebbero fortemente influenzato. Il suo interesse per Terragni ha innescato un’analisi critica della Casa del Fascio e della Casa Giuliani-Frigerio contenuta nel volume “Giuseppe Terragni: trasformazioni, scomposizioni, critiche” (ed. Quodlibet, Macerata, 2004).
Oltre che a Cambridge, Eisenman ha insegnato a Princeton, Yale, Harvard, allo IAUV di Venezia e all’ETH di Zurigo. Con il progetto Romeo and Juliet ha ricevuto il Primo Premio alla Biennale di Architettura di Venezia nel 1985; alla Biennale del 1991 è stato uno dei due architetti selezionati a rappresentare gli Stati Uniti, mentre nella Biennale del 2004 ha vinto il Leone d’Oro alla carriera. Nel 2003 è stato scelto per ricevere la Laurea honoris causa in Architettura dall’Università di Roma, La Sapienza.
Tra i suoi edifici premiati ricordiamo il Wexner Center for the Visual Arts e la Fine Arts Library della Ohio State University a Columbus, nonché l’edificio della sede centrale della Koizumi Sangyo Corporation a Tokyo, che ha ricevuto vari National Honor Awards for Design dall’American Institute of Architects.

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Anche il progetto di edilizia popolare al Checkpoint Charlie, lungo il Muro di Berlino, ha ricevuto un National Honor Award ed è stato riprodotto in un francobollo della Germania occidentale emesso per commemorare i 750 anni della Città di Berlino.

Da www.archimagazine.com

 
Ciudad de la Cultura, Santiago De Compostela – 2011
 
Sito ufficiale

www.eisenmanarchitects.com

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