Misurare lo sviluppo e valutare la crescita del benessere dei cittadini in Umbria

Misurare lo sviluppo e valutare la crescita del benessere dei cittadini in Umbria

 
presentazione dei risultati de

L’indicatore multidimensionale dell’innovazione, sviluppo e coesione sociale: il posizionamento dell’Umbria”
La banca dati del Sistema dei “Conti Pubblici Territoriali”

(Luglio 2018) – abstract

di Lucio Caporizzi – 28/08/18

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Articolo di approfondimento per la sezione Economia de

Il Cortile di Francesco 2018 : Differenze – programma generale e biglietti in www.cortiledifrancesco.it

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La Regione Umbria è giunta al suo quinto aggiornamento dell’Indicatore multidimensionale dell’innovazione, sviluppo e coesione sociale che è la risultante di 47 indicatori a loro volta ricompresi in 7 aree di indagine.
Gli indicatori presi in considerazione si riferiscono nella maggior parte dei casi all’anno 2016 e misurano fenomeni “di contesto”, volti cioè a misurare fenomeni di fondo i cui mutamenti dipendono da un insieme di fattori spesso non direttamente riconducibili all’azione regionale, misurando i cambiamenti che si determinano nei fenomeni più rilevanti in confronto con quelli del resto del Paese e di tutte le regioni italiane. Lo sfasamento temporale tra gli indicatori presi in considerazione e l’attuazione degli interventi regionali illustrati nella parte seconda contribuisce a spiegare le eventuali differenze tra il livello di alcuni indicatori e l’attività svolta.
I dati sono per lo più di fonte Istat e misurano sia fenomeni di tipo “quantitativo” (esempio % di spesa in Ricerca e Sviluppo su PIL) sia di tipo “qualitativo” (esempio grado di soddisfazione degli utenti per un determinato servizio) attraverso Indagini campionarie su vari aspetti della vita quotidiana.
Mentre alcuni si mantengono su valori più o meno stabili nel tempo (ad esempio la produttività del lavoro) altri sono soggetti a una maggiore volatilità da un anno all’altro (ad esempio quelli relativi alla soddisfazione degli utenti).
Si tratta di elementi di cui occorre tener conto nell’interpretazione dei dati, configurando quindi l’indicatore come un utile strumento per segnalare le tendenze in atto, i punti di forza da valorizzare e le criticità da aggredire, un cruscotto strategico utile per le scelte e gli indirizzi su cui orientare la programmazione regionale, nell’ottica della trasparenza e della responsabilità.
L’indicatore si inserisce inoltre in quel filone dell’analisi economica che alimenta negli ultimi anni il dibattito sulla misurazione del benessere degli individui e delle società, con lo sviluppo di nuovi parametri di carattere statistico in grado di guidare sia i decisori politici nel disegno degli interventi, sia i comportamenti individuali delle imprese e delle persone. Ferma restando l’importanza del Prodotto interno lordo (Pil) come misura dei risultati economici di una collettività, è ampiamente riconosciuta la necessità di integrare tale misura con indicatori di carattere economico, ambientale e sociale che rendano esaustiva la valutazione sullo stato e sul progresso di una società.

Ciò premesso, l’Indicatore multidimensionale dell’innovazione, sviluppo e coesione sociale è la risultante di 47 indicatori a loro volta ricompresi nelle seguenti 7 aree di indagine:
1. Sistema economico produttivo (6)
2. Mercato del lavoro (5)
3. Ambiente (7)
4. Coesione sociale e sicurezza (6)
5. Istruzione e formazione (6)
6. Innovazione e ricerca (8)
7. Salute e sanità (9)

Tutto il complesso degli indicatori è aggiornato agli ultimi dati disponibili a giugno 2018.
Verranno quindi presentati i risultati dell’analisi, in particolare il posizionamento dell’Umbria rispetto alle altre regioni italiane, negli ultimi tre anni, nelle sette aree di riferimento.

La Regione Umbria costruisce e aggiorna altre banche dati in particolare quella del Sistema dei“Conti Pubblici Territoriali” (CPT).
Il sistema CPT si occupa di misurare ed analizzare, a livello regionale, i flussi finanziari di entrata e di spesa delle Amministrazioni pubbliche e di tutti gli enti per i quali è previsto un controllo da parte dei soggetti pubblici. La rete dei produttori dei dati è estremamente articolata sul territorio e comprende, oltre all’Unità tecnica centrale, 21 Nuclei istituiti presso ciascuna regione italiana. I Conti Pubblici Territoriali fanno parte del Sistema Statistico Nazionale (SISTAN).

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