…e i Gentili rispondono dal web: l’odierno cortile – il web dei Gentili
…e i Gentili rispondono dal web: l’odierno cortile
di Paolo Ansideri
“Se Dio manca, se si prescinde da Dio, se Dio è assente, manca la bussola per mostrare l’insieme di tutte le relazioni per trovare la strada, l’orientamento dove andare. Dio! Dobbiamo di nuovo portare in questo nostro mondo la realtà di Dio, farlo conoscere e farlo presente.” Benedetto XVI
Con queste parole Joseph Ratzinger apre il grande convegno di Roma del dicembre 2009 “Dio oggi, senza di Lui o con Lui tutto cambia”, organizzato dal Progetto Culturale della Cei.
Porre al centro del dibattito pubblico la parola “Dio” suona onestamente inusitato e spiazzante, quasi provocatorio.
Banale e potente al tempo stesso. Sentirsi richiamati dalla stampa, dai media a porre attenzione a quello che normalmente viene relegato alle cronache domenicali e porlo al centro della discussione del tempo feriale, all’attenzione del lettore tra altri fatti che intorno accadono, suona come desueto a-storico, quasi nostalgico.
Ma è quell’accostamento che risulta invece una sfida, un’irruenta ostentazione.
L’Oggi, il quotidiano, il movimento della consuetudine, ordinaria e lontana dalla trascendenza, dal pensiero dell’ulteriorità, viene distratto, disturbato dall’imposizione di qualcosa che solo ricordavamo, che era nei nostri pensieri passati. Semplice, esile, ma imponente: “Dio”
“Dio oggi” si impone tra gli altri titoli dei giornali del 10 dicembre del 2009 e ci sfida nella sua estraneità dalla concretezza fluente.
A distanza di quasi due anni ecco riemergere dalla massa delle informazione un’altra iniziativa del Pontificio Consiglio della Cultura che vara il cosiddetto “Cortile dei Gentili”, metafora del dialogo tra credenti e non credenti in ricordo dell’antico spazio del tempio di Salomone riservato ai gentili i non ebrei, i non circoncisi.
Il Cardinal Ravasi ha inaugurato “il Cortile” italiano il 12 febbraio scorso, a Bologna, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi con un incontro a cui hanno partecipato il Rettore dell’Università Ivano Dionigi, Augusto Barbera, Vincenzo Balzani, Massimo Cacciari e Sergio Givone.
Oicos e la Rivista San Francesco erano presenti a quell’incontro che è stato interamente registrato e che presto verrà trasmesso in streaming dal nostro sito congiuntamente al sito www.sanfrancesco.org e www.centroattivamente.com.
Perché interessarsi a questo argomento?
Da tempo stiamo riflettendo negli ultimi incontri che organizziamo (tema 2009-2010 Contemporaneo, 2010-2011 Mutazioni), su quella che ai più ormai sembra una svolta antropologica cui si destina la civiltà che viviamo: l’era digitale che si impadronisce, e questo non è un termine di giudizio, delle generazioni nuove e ne forma la sostanza esistenziale. Mutazioni sociali e coscienziali che configurano forse un nuovo individuo, le cognizioni e gli schemi di approccio alla realtà che le generazioni che precedono non comprendono. Ed è in questa appartenenza alle generazioni passate che sembra collocarsi la parola “Dio”, le tematiche della trascendenza, la posizione della questione della fede.
Nell’era della digitazione sembra non risiedere o avere spazio un tale inconsueto Byte. E noi stessi, navigatori del web e dei media, siamo stati spiazzati da questo improvviso corpo estraneo.
Ma questo è il nostro Cortile oggi, noi siamo i Goiym digitali, questo va riconosciuto e da qui raccogliamo l’invito di monsignor Ravasi a porre al centro la questione di Dio come un’opzione possibile.
Apriamo il nostro Cortile che oggi significa la rete delle reti, nella sua possibile e sicura deriva di Babele, ma riteniamo che in questo luogo senza mura si debba stare, aperti ed esposti alla moltitudine delle ondate informative e formative. Qui è il luogo della comunità e delle community e qui va sfidato lo spazio della totalità degli utenti, fuori ed oltre la fisicità restrittiva degli uditori.
Luogo aperto ed improtetto per eccellenza che nessuno oggi può disconoscere e con cui deve confrontarsi in qualche modo anche il porre la questione dell’attualità del trascendente.
È in questo senso che nel nostro piccolo, con le nostre aggregazioni nei social network e nella rete della relazioni sul web con siti collegati, intendiamo contribuire a proporre il dibattito offrendo agli interessati una serie di contributi raccolti dalla navigazione in rete ed esposti in forma organica.
Abbiamo anche avuto il contributo dell’importante rivista Davar diretta da Anna Giannatiempo Quinzio che rende qui disponibili, per nostro mezzo, testi di importanti autori.
È questo il primo passo verso una mutazione delle attività di Oicos.
Come di consueto ormai da due anni Oicos non è sola in questa iniziativa, ma ha come partner l’Associazione AttivaMente di Padova.
Le due associazioni metteranno a disposizione i propri siti e la rete dei gruppi culturali da loro creata nel social network Facebook, per offrire spazio a chi voglia postare le proprie riflessioni.
Per sua natura la rete genera gruppi spontanei e non prevedibili, le discussioni avranno quindi vari luoghi di espressione e starà al navigatore scegliere quello più congeniale.
I siti di riferimento www.oicosriflessioni.it e www.centroattivamente.com fungeranno da catalizzatori principali per i blogger, mentre chi utilizza Facebook potrà utilizzare i gruppi base FILOSOFIA e FILOSOFIA ITALIA e tutta la ramificazione territoriale connessa dei gruppi regionali o cittadini (Filosofia Lombardia, Filosofia Milano; Filosofia Lazio, Filosofia Roma ecc…)
Un grazie alla Rivista San Francesco ed al suo Direttore, Padre Enzo Fortunato, che stimolandoci a svolgere attività in questo ambito, condividono, dalla propria prospettiva, questo progetto frutto di un comune lavoro.
Siamo aperti ad incrementare la nostra rete relazionale con altri siti-gruppi culturali affini.
11/03/11
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