OICOS Riflessioni

Perugia, Sabato 12 marzo 2011

Teatro del Pavone

Per la Stagione Pavone 2011

Umbri, Etruschi, Italiani conferenza di Mario Torelli

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Inizia con l’archeologia il primo appuntamento di Oicos riflessioni al teatro del Pavone nell’ambito della nuova stagione organizzata insieme ad Accademia del Pavone, Zona Franca e Tieffeu e dopo il primo appuntamento che ha visto protagonisti Lillo&Greg di un seguitissima “Intrappolati nella commedia”

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Umbri, Etruschi,

Italiani è il titolo della conferenza con cui il noto archeologo Mario Torelli proseguirà il cammino di Oicos nell’esplorazione del tema 2010-2011 “Mutazioni”.

Mario Torelli

Iniziato a novembre ad Assisi con la conferenza di Chiara Frugoni, Antonio Paolucci e Franco Cardini su “Le Storie di San Francesco” in collaborazione con il Sacro Convento, proseguito a Foligno in Collaborazione con il CIAC, con l’incontro con Gabriele Basilico e Achille Bonito Oliva su “Fotografare la città”, il percorso sulla tematica dell’anno approda a Perugia, assumendo con il terzo appuntamento la dimensione di un approfondimento all’interno di quelle radici che spesso rimangono inesplorate come elementi costitutivi della stessa comunanza culturale.

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Umbri Etruschi e infine Italiani.

Le domande di comprensione sull’effettiva differenza culturale di popoli e civiltà che da ultimo nel loro amalgamarsi si mutano in comune cittadinanza o che comunque conservano nell’attualità quei segni antichi di alterità. Un affascinate percorso che arriva all’odierno dopo lo scavo magistrale di Mario Torelli, uno dei più importanti conoscitori delle popolazioni che in un tempo lontano occupavano questi stessi territori e di cui ancora oggi portiamo il nome.

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Fonti letterarie, testimonianze archeologiche, analisi comparata delle società antiche e moderne: innumerevoli sono gli spazi in cui si può sviluppare una riflessione così complessa come la ricerca di un filo conduttore che possa seguire il mescolarsi delle culture attraverso i secoli. Ma il punto di vista di un archeologo parte certamente dal territorio e dalle evidenze che esso restituisce. Ne sono un esempio le celebri Tavole di Gubbio, stupefacente testimonianza della scrittura e della ritualità del popolo umbro, ma anche i suggestivi luoghi di culto, con i rudimentali bronzetti votivi, disseminati sulle alture di gran parte del centro Italia. Manifestazioni culturali che sono state definite “primitive”, se rapportate alla raffinatezza delle celebri testimonianze lasciateci dalla civiltà etrusca, dalle pitture funerarie di Tarquinia alle solenni statue in terracotta che decoravano imponenti edifici templari. Culture che, gradualmente, sono state coinvolte nel più importante processo di globalizzazione del mondo antico, l’avvento del dominio romano.

Indizi, immagini rarefatte di un passato lontano, che pure restituiscono agli occhi sapienti dello studioso l’ombra di civiltà che con il loro passaggio hanno costruito la storia, preparando nei secoli la strada al nostro presente.

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Documentazione scaricabile

Locandina

Bio-Bibliografia di Mario Torelli

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