Armando Spataro "L’Unione Europea e le politiche di contrasto del territorio internazionale" – testo
3 marzo 2009 | ||||
L’Unione Europea e le politiche di contrasto del terrorismo internazionale |
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Di Armando Spataro |
La storia delle politiche europee di contrasto del terrorismo internazionale inizia sostanzialmente poco prima dell’11 settembre, da quando – cioè – quel fenomeno criminale ha iniziato a manifestarsi in tutta la sua tragica dimensione. Si tratta, dunque, di una storia relativamente breve, che consente di individuare agevolmente sia gli aspetti positivi che quelli negativi di alcune delle principali scelte tecniche e politiche maturate in ambito europeo.
In particolare, il periodo immediatamente successivo all’11 settembre è stato caratterizzato dall’adozione di misure che, soprattutto a livello delle legislazioni interne degli Stati membri dell’Unione Europea, si collocavano, quasi come reazioni “istintive”, nel solco delle scelte statunitensi proprie del Patriot Act. Si trattava, dunque, di misure improntate ad una manifesta logica di enfatizzazione del tendenziale primato – rispetto ad ogni altra istanza – delle funzioni di prevenzione dei rischi per la sicurezza dello Stato. Di qui il rafforzamento delle competenze tipicamente proprie degli apparati di polizia e di intelligence, che, a titolo di esempio, ha portato all’introduzione, in Gran Bretagna,
del fermo dei sospetti terroristi per ben 28 giorni ed in Francia della «garde à vue », che consente alla polizia di detenere ed interrogare i fermati per terrorismo per 4 giorni, in assenza di intervento di magistrati e di avvocati, ciononostante ottenendo prove valide nei processi….. (continua a leggere nel pdf allegato)
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