Leccio n°1 dell’Eremo delle Carceri. Assisi

Il Patrimonio Arboreo dell’assisano

scheda n°4

Leccio n°1 dell’Eremo delle Carceri

foto di Giampaolo Filippucci, Tiziana Ravagli

Scheda n° 4
Ubicazione comune – località  Assisi – Eremo delle Carceri
Coordinate geografiche (Gauss – Boaga fuso Est) E=2328829 / N=4770495
Riferimenti catastali – foglio – particella Foglio 129 – particella 29
Nome botanico della specie Quercus ilex L.
Nome corrente italiano Leccio
Nome popolare con cui l’albero è conosciuto localmente
Circonferenza tronco 2,0 m
Altezza pianta 15 m.
Ampiezza chioma 4,0 m
Età secolare, un cartello lungo il sentiero indica che questo leccio è un ”Albero del tempo di san Francesco”
Stato di salute (a vista) non buono, è sostenuto e mantenuto in posizione da un’impalcatura metallica
Codice piante elenco regionale 1
Altitudine (m s.l.m.) 808
Segnalato da
Rilevatore – data Federico Famiani
autore scheda – data Simonetta Bandini, Giampaolo Filippucci, Tiziana Ravagli, 2016 (dati Patriarchi Verdi)  // Regione Umbria, 2008  (dati Bollettino Regione Umbria)
Foto – data Giampaolo Filippucci, Tiziana Ravagli
Fonte I Patriarchi verdi, a cura di Comunità dei Monti Martani, Serano e Subasio, 2016 // Bollettino ufficiale Regione Umbria, n° 49, supplemento ordinario n° 1, 5/11/2008
Trascrizione scheda – data P. Ansideri – 29/11/18
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Descrizione, note storiche, aneddoti e leggende
Il luogo in cui vegeta questo leccio è stato erroneamente ritenuto per lungo tempo quello della predica agli uccelli di san Francesco; alcune fonti storiche attestano, tuttavia, che l’evento possa essere avvenuto a Piandarca (comune di Cannara, al confine con il comune di Bevagna), dove un’edicola votiva è stata eretta a testimonianza del fatto miracoloso.
L’Eremo delle Carceri sorge in uno splendido bosco di lecci, lungo la strada che da Assisi sale al monte Subasio, a circa 4 km dal centro cittadino, a una quota di riferimento di 790 m s.l.m. Qui, fin dal 1205-1206, san Francesco e i suoi seguaci si dedicarono alla contemplazione e alla preghiera. Di questi luoghi mistici si ricordano una piccola cappella, alcune grotte e qualche «rifugio in cannucce e fango». Alcuni di questi antri naturali furono frequentati da eremiti già in età paleocristiana. Oggi nella struttura principale sono presenti il refettorio e la chiesa da cui si accede alla grotta di San Francesco, nei pressi della quale si trova questo leccio secolare.
Bibliografia
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