Paolo Schicchi. Casa Studio – Bastia Umbra

Architetture contemporanee ad Assisi e dintorni

Paolo Schicchi

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Bastia Umbra

scheda n° 39
Casa Studio 

scheda n°   39
comune-ubicazione Bastia Umbra, V. Gramsci
denominazione Casa Studio
progetto architettonico progettista Paolo Schicchi
collaboratore Maria Silvia De Santi
progetto strutturale progettista Riccardo Vetturini
progetto impianti progettista Luigi Antonini
progetto strutturale progettista Riccardo Vetturini
categoria classificazione di merito B. Opera selezionata
tipologia Residenza unifamiliare
data progetto 2006 – 2006
data esecuzione 2007 – 2009
committente privato
proprietà Proprietà privata
destinazione originaria edificio residenziale
attuale edificio residenziale
dettagli tipologia e materiali stato attuale
strutture calcestruzzo armato ottimo
materiale di facciata pietra, intonaco, vetro, rame ottimo
coperture piane ottimo
serramenti metallici ottimo
dati dimensionali (1) superficie mq. 400
vincolato si
provvedimenti di tutela vincolo ambientale
data Provvedimento 23/09/1986
riferimento Normativo art. 136 D. Lgs. 42/2004
dati catastali Foglio Catastale 17
Particella 70
descrizione dell’opera
L’edificio sorge sul sedime di una vecchia abitazione e dei relativi volumi accessori, in una zona periferica di Bastia Umbra circondata in passato da terreni agricoli che, a seguito dell’espansione urbanistica recente, viene trasformata mediante la realizzazione di nuove infrastrutture viarie e insediamenti abitativi e commerciali. Il lotto su cui si colloca l’edificio conserva un affaccio libero sulla campagna e uno scorcio panoramico sull’abitato di Assisi. Il legame dei committenti con la vecchia casa, non più recuperabile, e il paesaggio rurale circostante hanno fatto sì che il progetto fosse fortemente legato al sito e fosse accentuata la relazione tra la nuova casa, la campagna limitrofa e la città di Assisi.

L’impianto volumetrico risulta articolato in tre nuclei principali assimilabili a parallelepipedi, messi in relazione da collegamenti interamente vetrati. Il primo nucleo, organizzato su un unico livello, è costituito dalla zona giorno; il secondo nucleo, sviluppato su due piani, è occupato dalla zona notte; il terzo, collegato all’abitazione vera e propria tramite un “ponte” che sovrasta la rampa carrabile che porta al piano interrato, accoglie lo studio e si sviluppa su tre livelli, due fuori terra e uno seminterrato.

Da un punto di vista formale l’organismo edilizio alterna la leggerezza delle grandi superfici vetrate alla concretezza dei setti portanti in calcestruzzo armato e delle tamponature in pietra rosa, montate in lastre regolari a giunti sfalsati (privi di stuccature e con una finitura a spacco) che accentuano ancora di più la differenza tra gli elementi strutturali portanti e le chiusure verticali trasparenti e rimandano alla memoria della pietra tipica delle costruzioni medievali di Assisi; la stessa pietra è utilizzata anche all’interno dell’abitazione.

I volumi adagiati sul terreno sono posti in stretta relazione con gli spazi aperti, accentuata dall’assenza di elementi di mediazione quali le pavimentazioni esterne, e si protendono verso il paesaggio con l’intenzione di realizzare una stretta relazione visiva e formale con l’ambiente circostante.

criteri di selezione (si/no)
1. Pubblicata in almeno due degli studi o repertori sistematici che si sono occupati dell´architettura nella Regione o in Italia. no
2. Pubblicata in uno degli studi del criterio 1 e in una rivista di importanza internazionale italiana o straniera no
3. Pubblicata in almeno due riviste di importanza internazionale italiane o straniere no
4. Originario ruolo significativo nel panorama regionale in relazione agli sviluppi sia del dibattito che della ricerca internazionale no
5. Ruolo significativo nell´evoluzione tipologica con interpretazioni costruttive progressive o sperimentali. si
6. Progettata da una figura di rilievo nel panorama dell´architettura regionale, nazionale o internazionale no
7. Opera di particolare valore qualitativo all´interno del contesto urbano e/o ambientale in cui è realizzata no
note (1) non citato in Censimento Nazionale DGAAP
Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Tipo
Paolo Belardi 2014 “L’Umbria e la sindrome da Mulino Bianco” in Paolo Belardi (a cura di), “NAU Novecento Architettura Umbria” Il Formichiere Foligno (PG) 280-283 (Generica)
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compilatore scheda Paolo Ansideri
fonti scheda www.architetturecontemporanee.beniculturali.it
sito progettista www.studioschicchi.eu
data scheda 31/012/18

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Foto di Alessandro Di Gaspare
da Censimento Nazionale Architetture del Novecento, DGAAP, MiBAC

 

 

Documentazione da sito www.studioschcchi.eu 

Foto di Alessandro Di Gaspare

Disegni e tavole di progetto

 

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